

Ci troviamo nell’era del marketing 5.0, in cui le aziende mettono al primo posto l’esperienza emozionale compiuto dai consumatori nell’effettuare gli acquisti. L’atto di acquisto è analizzato dai tecnici del settore secondo un approccio umano e passa attraverso diverse fasi in cui il consumatore ha la possibilità di analizzare, confrontare, approfondire, domandare, ascoltare prima di giungere al fatidico momento in cui agire per compiere l’acquisto.
Il suo viaggio emozionale, che porta all’acquisto, passa dai social per arrivare al punto vendita, per ritornare sui social e magari terminare con l’acquisto on line.
Anche il settore economico del make up non è scevro da questo processo. La cosiddetta customer experience caratterizza anche il settore dell’estetica che oggi si avvale di tecnologie per favorire il processo di coinvolgimento del consumatore.
Alcuni colossi del settore del make up, ad esempio, offrono la possibilità, alle proprie clienti, di creare un fondotinta che si adatti alla tonalità della carnagione. I dati vengono raccolti scannerizzando la pelle con un sofisticato sistema di algoritmi che genera migliaia di sfumature diverse. Viene poi erogato un campione per effettuare un test che, se va bene, da il là alla erogazione del fondotinta su misura.
Molto utilizzati sono anche i sistemi di realtà aumentata e virtuale che creano dei simulatori di make up e nail art che riprendono una immagine del viso non statica ma dinamica.
Il cellulare, con apposite app, diventa uno specchio che grazie alle tecnologie permette il controllo del viso accompagnato da un riconoscimento facciale. Il make up, con la tecnologia della realtà aumentata segue i movimenti della persona come se questa si fosse davvero truccata.